LA NOSTRA CHIESA
Le origini della chiesa
Con la documentazione disponibile non si può dire quale tra le due chiese dei due paesi di Taggi sia la più antica. Compaiono la prima volta distintamente con i loro titolari nella decima papale del 1297.
Nei documenti anteriori in nostro possesso si parla semplicemente di un nobile, un tale Tegedo da “Tilieto” dal latino “tilietum”, da ritenersi come bosco o territorio in cui abbondavano i tigli in latino “tiglia”. Citazione che troviamo nelle testimonianze, di uomini del luogo, per una disputa di pretese giurisdizionali sulla Pieve di Limena tra il Vescovo di Vicenza e quello di Padova. Adelardo di Telleto dichiarò con giuramento: “ Scio Bernardum episcopum consacrasse ecclesiam de Tilieto”. Poiché Bernardo Maltraversi fu vescovo di Padova dal 1048 al 1060, quella chiesa era stata consacrata in quegli anni. La decima papale del 1297 elenca “ecclesia Ss. Cosme e Damiani Teiedi de Supra” retta dal prete Pietro.
La prima visita vescovile in quella zona che ci resti è quella del 25 ottobre del 1587, che ci fa sapere che il rettore della chiesa di S.Nicolò di Teggi di Sotto celebrava le domeniche alternativamente o nell’una o nell’altra chiesa dei due paesi. Però la sede della parrocchia era nella chiesa di S.Nicolò.
La celebrazione veniva fatta nella vecchia chiesetta, visibile nei Catasti Austriaco e Austro-Italiano, con tre altari e un campanile a destra con due campane, cimitero all’intorno e, vicina, la casa del rettore.
Troviamo questa chiesa in vari scritti che riportano le varie demolizioni e costruzioni degli altari laterali, ultimo del 1827.
Intorno al 1925 si sente la necessità di una nuova chiesa. La chiesa vecchia, dato l’aumento della popolazione era ormai insufficiente e antigenica. Dopo 6 anni di intenso lavoro per raccogliere fondi “per costruendo tempio per commemorare degnamente l’anno centenario della Redenzione di N.S.Gesù Cristo si è deciso di iniziare i lavori”. Circa il luogo del costruendo tempio si era tentato di sceglierlo verso Ponterotto-Montà, ma non fu possibile e si è dovuto fabbricare nel luogo attuale su terreno del beneficio.
Il terreno era assai depresso e perciò si è dovuto riempire l’avallamento con della terra trasportata da paesani. Quando i Superiori dettero il loro benestare si decise di costruire le fondamenta in cemento armato. Ai primi di maggio del 1933 per mano del S.Ecc.Mons.Vescovo Carlo Agostini si potè benedire la prima pietra.
Venne eseguita una cerimonia con benedizione dell’acqua santa nella vecchia chiesa, portata con processione verso le nuove fondamenta dove era eretta una croce e posta una pergamena con iscrizione racchiusa in un astuccio piombato che verrà sepolta sotto la muratura. Segue quindi la benedizione delle fondamenta.
“La chiesa sorse come per incanto : cominciata il 19 maggio 1933 con la posa della prima pietra in poco più di un anno fu condotta a termine con lo sforzo del reverendo Parroco e la corrispondenza dei parrocchiani, sicchè il 6 dicembre 1934 – festa di S. Nicola – il Vescovo presente poteva benedirla e compiervi la visita pastorale. La canonica riceve, lo stesso giorno, l’Architetto Prof. Procolo Odoni insegnante della scuola Selvatico di Padova e l’ Ing. Stoppato progettisti della chiesa. La costruzione fu fatta dalla ditta Campadello di Mestrino, la decorazione fu eseguita dal Sig. Rizzo Vittorio di Padova”.
A proposito della visita di S.Ecc. nel resoconto dice :” La visita pastorale a Teggì di Sotto ha assunto il carattere di doppia festa per la benedizione solenne ed inaugurazione della Chiesa parrocchiale nuova che mentre è risultata un edificio sacro artisticamente eseguito capace, anzi grandioso, sta pure a significare la fede e la generosità dei parrocchiani guidati con amore e intraprendenza ad loro Pastore … poiché la vecchia ormai non bastava più ed appariva indecorosa”.
(da cronistoria : notizie su D. Giuseppe Fabbris, archivio parrocchiale) segue...
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Con la documentazione disponibile non si può dire quale tra le due chiese dei due paesi di Taggi sia la più antica. Compaiono la prima volta distintamente con i loro titolari nella decima papale del 1297.
Nei documenti anteriori in nostro possesso si parla semplicemente di un nobile, un tale Tegedo da “Tilieto” dal latino “tilietum”, da ritenersi come bosco o territorio in cui abbondavano i tigli in latino “tiglia”. Citazione che troviamo nelle testimonianze, di uomini del luogo, per una disputa di pretese giurisdizionali sulla Pieve di Limena tra il Vescovo di Vicenza e quello di Padova. Adelardo di Telleto dichiarò con giuramento: “ Scio Bernardum episcopum consacrasse ecclesiam de Tilieto”. Poiché Bernardo Maltraversi fu vescovo di Padova dal 1048 al 1060, quella chiesa era stata consacrata in quegli anni. La decima papale del 1297 elenca “ecclesia Ss. Cosme e Damiani Teiedi de Supra” retta dal prete Pietro.
La prima visita vescovile in quella zona che ci resti è quella del 25 ottobre del 1587, che ci fa sapere che il rettore della chiesa di S.Nicolò di Teggi di Sotto celebrava le domeniche alternativamente o nell’una o nell’altra chiesa dei due paesi. Però la sede della parrocchia era nella chiesa di S.Nicolò.
La celebrazione veniva fatta nella vecchia chiesetta, visibile nei Catasti Austriaco e Austro-Italiano, con tre altari e un campanile a destra con due campane, cimitero all’intorno e, vicina, la casa del rettore.
Troviamo questa chiesa in vari scritti che riportano le varie demolizioni e costruzioni degli altari laterali, ultimo del 1827.
Intorno al 1925 si sente la necessità di una nuova chiesa. La chiesa vecchia, dato l’aumento della popolazione era ormai insufficiente e antigenica. Dopo 6 anni di intenso lavoro per raccogliere fondi “per costruendo tempio per commemorare degnamente l’anno centenario della Redenzione di N.S.Gesù Cristo si è deciso di iniziare i lavori”. Circa il luogo del costruendo tempio si era tentato di sceglierlo verso Ponterotto-Montà, ma non fu possibile e si è dovuto fabbricare nel luogo attuale su terreno del beneficio.
Il terreno era assai depresso e perciò si è dovuto riempire l’avallamento con della terra trasportata da paesani. Quando i Superiori dettero il loro benestare si decise di costruire le fondamenta in cemento armato. Ai primi di maggio del 1933 per mano del S.Ecc.Mons.Vescovo Carlo Agostini si potè benedire la prima pietra.
Venne eseguita una cerimonia con benedizione dell’acqua santa nella vecchia chiesa, portata con processione verso le nuove fondamenta dove era eretta una croce e posta una pergamena con iscrizione racchiusa in un astuccio piombato che verrà sepolta sotto la muratura. Segue quindi la benedizione delle fondamenta.
“La chiesa sorse come per incanto : cominciata il 19 maggio 1933 con la posa della prima pietra in poco più di un anno fu condotta a termine con lo sforzo del reverendo Parroco e la corrispondenza dei parrocchiani, sicchè il 6 dicembre 1934 – festa di S. Nicola – il Vescovo presente poteva benedirla e compiervi la visita pastorale. La canonica riceve, lo stesso giorno, l’Architetto Prof. Procolo Odoni insegnante della scuola Selvatico di Padova e l’ Ing. Stoppato progettisti della chiesa. La costruzione fu fatta dalla ditta Campadello di Mestrino, la decorazione fu eseguita dal Sig. Rizzo Vittorio di Padova”.
A proposito della visita di S.Ecc. nel resoconto dice :” La visita pastorale a Teggì di Sotto ha assunto il carattere di doppia festa per la benedizione solenne ed inaugurazione della Chiesa parrocchiale nuova che mentre è risultata un edificio sacro artisticamente eseguito capace, anzi grandioso, sta pure a significare la fede e la generosità dei parrocchiani guidati con amore e intraprendenza ad loro Pastore … poiché la vecchia ormai non bastava più ed appariva indecorosa”.
(da cronistoria : notizie su D. Giuseppe Fabbris, archivio parrocchiale) segue...
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